– di fr. Francesco Scaramuzzi –
Vi è ai nostri giorni tutta una proliferazione di stigmatizzati, di veggenti che si fanno volentieri intervistare dai mass media e non rifiutano di fare autografi su libri che essi stessi promuovono in giro per il mondo.
Tutto è spettacolarizzato tramite i mass media. Tutto è sotto i riflettori, ma difficilmente è per render gloria al Padre che è nei cieli.
I veri mistici, i grandi santi, quando erano in vita, fuggivano la folla, come fece Gesù Cristo. Se qualcuno li riteneva santi, si risentivano fortemente. Niente di ciò che si vede oggigiorno.
In chiara controtendenza c’è anche Padre Pio, che non raccontava mai quanto gli accadeva nel segreto della sua stanza. Solo dietro le insistenze del suo direttore spirituale è costretto a rivelare i tanti fenomeni mistici di cui è oggetto la sua anima e il suo corpo: estasi, preghiere in unione visiva con Gesù, Maria e i Santi.
L’autorevole ministro provinciale fr. Benedetto da San Marco in Lamis gli ordinerà: «È mio desiderio che tutto tu mi dica e con precisione. Procura di ubbidirmi e te ne troverai assai contento». E Padre Pio, obbligato, scrive e racconta di quanto è avvenuto sul suo corpo mentre pregava all’ombra di un olmo nella contrada di Piana Romana a Pietrelcina: «Non mi sgridi se rispondo alla sua lettera con un po’ di ritardo… In mezzo al palmo delle mani è apparso un po’ di rosso, quasi quanto la forma di una centesimo, accompagnato da un forte e acuto dolore… Questo dolore è più sensibile in mezzo alla mano sinistra… anche sotto i piedi avverto un po’ di dolore». Questo avvenne verosimilmente il 7 settembre 1910.
L’Epistolario rivela che le stimmate di Padre Pio non furono né simulate, né frutto di autolesionismo. Padre Pio non è affatto un credulone, non accetta a occhi chiusi né a cuor leggero visioni e rivelazioni. Chiede continuamente garanzie ai suoi direttore spirituali. Per lui, come per tanti santi, l’autenticità di questi fenomeni mistici si dimostra soprattutto dai frutti che producono. “Per colui che ama Dio, tutto è per il bene”.
Sono trascorsi cento anni da quell’evento e noi vogliamo commemorare quest’altra tappa importantissima nell’itinerario spirituale del santo di Pietrelcina. Abbiamo ricordato solennemente la sua Ordinazione Sacerdotale, la sua Prima Messa e adesso ci apprestiamo a celebrare le Prime Stimmate, che Padre Pio chiese fortemente a Cristo di renderle invisibili per sfuggire all’occhio curioso degli indiscreti compaesani. Fu ascoltato in parte perché otto anni dopo comparvero in tutta la loro cruente intensità a San Giovanni Rotondo.
Malgrado i tentativi fatti dallo stesso Padre Pio, dal Padre guardiano del convento, e dal Provinciale di Foggia, la notizia scoppiò come una bomba e si diffuse con l’articolo pubblicato sul prestigioso quotidiano “Mattino” di Napoli.
Le stimmate sono state il fenomeno mistico più eclatante in Padre Pio. Quello che lo ha caratterizzato e fatto conoscere nel mondo. Egli è l’unico sacerdote stigmatizzato nella storia della Chiesa. Ma ciò che veramente lo rende ‘famoso’ è l’intensità dell’amore che nutriva verso il prossimo. Avrebbe voluto la felicità e la salvezza di tutti. «Sono pronto a tutto, purchè Gesù sia contento e mi salvi le anime dei fratelli, specie di quelli che egli mi ha affidate». E la croce sofferta palesemente con quei segni nelle mani e nei piedi fu il faro che illuminò i passi della sua via dolorosa e la sorgente inesauribile della fortezza, generosità, perseveranza richieste dalla sua vocazione.
La vera notizia bomba, lo scoop ricorrente che nel nostro tempo vorremmo poter leggere tutti i giorni sui giornali è il coraggio, l’altruismo e la ferma insistenza di uomini e donne che con lo stesso impegno e dedizione del nostro amato Padre Pio divengono portatori di ogni pace e di ogni bene.