Sacerdoti modelli

0

– di fr. Francesco Scaramuzzi

Cento anni di Ordinazione Sacerdotale di Padre Pio non sono pochi. Quante cose sono avvenute in questo secolo di storia! Si sono affacciati alla ribalta nuovi problemi, nuovi stili di vita, nuove sfide.

Viene spontaneo chiedersi: cosa comporta essere sacerdote oggi, in questo scenario in grande movimento? Noi non festeggiamo un eroe, un campione, un combattente. Non festeggiamo una bella ideologia, un pensiero, nemmeno una scoperta. Si fa festa per un uomo, corpo e personalità, legamenti e cuore, mente e sguardo, che della sua vita ne ha fatta un’unione perfetta con Dio. Si fa festa perché Padre Pio ha fatto quel che speravamo facesse. Ha fatto quello che tutti, laici e cristiani, desiderano davvero, se amano la vita più delle proprie idee o delle proprie convinzioni: un uomo, concretamente, laicamente, materialmente inteso, che ha speso tutta la sua vita per il bene degli altri; si è immolato sull’altare per sanare le ferite nell’anima degli uomini e per soccorrere chi era nel bisogno. E questo fatto straordinario non deve indurre a pensare che per noi sia una malinconica aspirazione, ma ci conferma che possiamo sperare. Certo è inutile fare voli pindarici, o infilare parole una dietro all’altra per ricordarci che sì sarebbe bello se la vita non finisse, se si rompesse il limite che ci viene incontro in malattie, caducità e difetti di ogni genere, se fossimo capaci di andare oltre lo sguardo che ci colpisce dello sconosciuto, o su quello che ci implora giustizia e perdono. Solo una cosa ci induce a sperare, lo sa il laico, e anche il cristiano. Oggi ci sono ancora uomini innamorati di Cristo e della sua Chiesa, consapevoli della bellezza di vita a cui sono chiamati, senza alcun merito, e che li contraddistinguerà sino alla morte. Non festeggiamo, dunque, la na-turale aspirazione affinchè la vita scorra come un ciclo stagionale che segue l’altro, come una primavera dopo l’inverno. Noi festeggiamo una vita di santità espressa e realizzatasi concretamente in Padre Pio.

La sua santità ci fa contenti perché riguarda noi e la nostra materialissima vita. Ci viene da far festa perché quella sua personale santificazione è come un segnale nella notte. È come un motivo di conferma per le nostre speranze disattese e fallite. Ma a questo punto ritorniamo alla domanda: quale modello potrebbe corrispondere universalmente al ministero sacerdotale dei nostri tempi?

Sicuramente molti sono i modelli sacerdotali di santità, e di questo bisogna ringraziare Iddio che non smette di inviare alla Chiesa e al mondo i suoi santi, in ogni tempo. Ma non bisogna cadere nell’errore che ci siano modelli nuovi e vecchi! Santi moderni e santi arcaici. Santi più adeguati ai nostri tempi e santi meno adeguati. Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre. Il santo non è un semplice personaggio storico che è sottoposto all’usura e alla polvere dei secoli. Un Santo, canonizzato dalla Chiesa, diventa un modello di santità universale, che va oltre lo spazio, il tempo, le culture. Padre Pio è un santo sacerdote non tanto perché pregava e faceva penitenza (una prassi che ogni cristiano è chiamato a riscoprire, e ancor di più un consacrato); non tanto perchè se la vedeva con il diavolo, che, per non dargli tregua, gli sfasciava il letto e lo percuoteva anche di notte; non tanto perchè aveva una particolare abilità nell’attuare “strategie” e “obbiettivi” pastorali, ma perché è stato un sacerdote autentico, ha corrisposto in pienezza al suo ministero, fino all’eroismo. Cioè, ha realizzato la missione apostolica ricevuta con il Sacramento dell’Ordine, che non è conferita primariamente in vista della santità personale, o di un particolare ruolo, bensì perchè uno diventi apostolo di Cristo. Ma questa responsabilità, questo impegno non è solo del sacerdote. È la comunità stessa, con le sue famiglie e i suoi giovani, i suoi anziani e i suoi malati, con la tradizione di fede e di pietà che la anima, con la storia di sacerdoti santi che la attraversa, a custodire la vita, i suoi valori, e dunque a presiedere e guidare il ministero stesso del sacerdote. «Oh! Quanto saremo forti – ci dice Padre Pio – se continueremo a tenerci legati l’un con l’altro con questo legame tinto nel sangue vermiglio del Salvatore»

Share.

Comments are closed.