Padre Pio chiamato ad “una vita migliore”

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Già nei primi anni della sua fanciullezza, Padre Pio fu investito della “missione grandissima”. Ricevette i primi doni carismatici e sopportò i primi violenti attacchi di satana. Lo stesso Padre Pio ci svela di aver sentito “Fin dai più teneri anni la vocazione allo stato religioso”.

In un caldo pomeriggio d’estate, mentre i suoi compagni giocavano sul piccolo sagrato della chiesa di Sant’Anna, Francesco era rimasto in silenzio a guardarli, poi era entrato a sedersi tra i banchi della chiesa vuota, ad ascoltare il crepitio della lampada votiva che si agitava davanti al tabernacolo. Fu allora che gli apparve il “Sacro Cuore di Gesù” che gli fece segno di accostarsi all’altare maggiore, gli mise la mano sulla testa manifestando di gradire l’offerta che il piccolo faceva di se al Signore consacrandolo al Suo Amore.

Il Signore alimentò ”il buon seme della divina chiamata” rafforzando la volontà di Francesco col favore di tre visioni. La prima visione gli svelò tutta la sua vita futura: una continua e dura lotta con il demonio. Avvenuta negli ultimi giorni di dicembre del 1902, questa visione lo persuase a “dare un addio al mondo e dedicarsi interamente a Dio in un sacro recinto”. La seconda, “puramente intellettuale”, che lo illuminò sul significato della precedente visione, si verificò il primo gennaio 1903, mentre il giovane Francesco faceva ringraziamento alla Santa Comunione. La terza, infine, ebbe luogo la notte del 5 gennaio 1903, alla vigilia della sua partenza per il convento di Morcone.
Al giovane apparve un uomo maestoso e di rara bellezza che lo prese per la mano, lo incitò a combattere “da valoroso guerriero contro un uomo” orrido e di smisurata altezza, e gli disse ”Io ti aiuterò e non permetterò che egli ti abbatta, io ti sarò sempre d’appresso, affinché tu riesca sempre a prostrarlo”.

Nel momento di prova più duro, nell’animo di Francesco, due forze, il mondo terreno e la chiamata di Dio, si scontravano tra loro e gli laceravano il cuore. L’abbandono “di questa vita per abbracciarne una migliore” richiede un profondo cambiamento: la progressiva consacrazione, per opera dallo Spirito Santo, culminante in una investitura che abilita alla missione e fa del Chiamato un “separato” per la missione. Francesco veste le sacre lane nel noviziato di Morcone e, dal 22 gennaio 1905, a 18 anni, prende il nome di Fra Pio da Pietrelcina.

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