di fr. Francesco Scaramuzzi
Nella esumazione della salma di San Pio, avvenuta lo scorso anno, molte delle sue parti sono state trovate in decomposizione; soltanto le mani erano incorrotte. In questo aspetto, che può apparire semplicemente causale, mi sembra invece di intravedere il segno della glorificazione delle mani del Sacerdote Pio.
Quelle mani che per cinquantotto anni hanno consacrato il corpo di Gesù; che si sono alzate più volte per impartire la benedizione; quelle mani protese che hanno invocato lo Spirito Santo sul pane e sul vino nella Messa; quelle mani tra le quali fino al giorno della sua morte è disceso Cristo nel Sacrificio dell’altare; quelle mani che hanno tracciato il segno di croce dell’assoluzione e del perdono nel confessionale; quelle mani che hanno versato l’acqua battesimale donando la vita divina; quelle mani che hanno dato l’unzione degli infermi; quelle mani che hanno confortato e che da sempre ci hanno indicato la strada del Cielo. Ebbene quelle mani furono consacrate il 10 agosto del 1910 nel duomo di Benevento.
Quattro giorni dopo, la vigilia dell’Assunta, Padre Pio celebra la sua prima messa nella Chiesa parrocchiale di Pietrelcina, all’altare della Madonna della Libera, patrona del paese la cui festa si celebra da secoli la prima domenica di agosto.
La madre di Dio e Padre Pio saranno per sempre legati proprio in virtù del ministero sacerdotale. Maria è madre dei sacerdoti così come è madre di Cristo, il Figlio di Dio diventato sacerdote e, in virtù dell’Incarnazione, totalmente consacrato alla sua missione redentrice. Colei che si è impegnata a fondo nell’opera di Gesù aiuta Padre Pio a superare la tentazione dello scoraggiamento e a conservare la speranza attraverso tutte le prove. Colei che ha il cuore misericordioso di una madre gli ha comunicato la sua pietà per le debolezze umane. Colei che ha adempiuto integralmente la sua missione lo ha sostenuto nella perseveranza e a lanciarsi con dinamismo in tutti i compiti pastorali. E sull’esempio del discepolo prediletto, Padre Pio ha preso Maria con sé, cioè le ha fatto posto nel suo cuore e nella sua esistenza.
Pregandola e offrendole affetto filiale, ha realizzato maggiormente l’ideale del sacerdozio: assomigliare sempre di più all’unico sommo sacerdote, nato dalla Vergine Maria.
Nell’immaginetta ricordo della sua ordinazione Padre Pio scriverà una breve preghiera che rappresenta il suo programma di vita: «O Gesù, mio sospiro e mia vita, mentre oggi ti elevo in un mistero di amore, ti chiedo di poter essere per te sacerdote santo e vittima perfetta».
Padre Pio ha adempiuto appieno il suo proposito. È stato partecipe della stessa vocazione e missione di Gesù; ha riprodotto nella sua vita l’intera vita di Gesù: vita verginale, povera, crocifissa. È per questa conformità a Gesù è diventato “ministro di Cristo fra le genti” (Rom. 15, 16), guida e maestro delle anime (Mt. 28, 20).
Più di ogni altra cosa è di questa “conformazione” che ha bisogno oggi la Chiesa. Come consacrati, non abbiamo altri segni di riconoscimento, altri distintivi, altre divise più eloquenti che la sua immagine impressa nella nostra vita, non abbiamo altro criterio di identità se non la conformazione il più possibile perfetta alla sua persona e al suo Vangelo. Questa vocazione è per tutti i sacerdoti. Vocazione divina, missione altissima, vita angelica, dignità eccelsa…sono responsabilità enormi che pesano sulla povera umanità del sacerdote; umanità in tutto identica a quella di ogni altro uomo. Egli ha da preoccuparsi di portare alla fede gli increduli, di convertire i peccatori, di infervorare i tiepidi, di sospingere sempre più in alto i buoni, di far camminare sulle vette i santi. Ma come può fare tutto ciò?”.
Il sacerdote non è ordinato perché faccia qualcosa di eclatante o di nuovo o di aggiornato, ma perché celebri e offra il Sacrificio di Cristo sull’altare nella Messa, “in persona Christi”. Per questo il sacerdote deve rivestirsi dei sentimenti, anzi dell’essere offerta proprio di Gesù Cristo, farsi sempre più uno in Lui, fino a “sparire”, in modo che solo Gesù sia visibile.
Abbiamo bisogno anche del vostro aiuto. Nel ricordo dell’ordinazione sacerdotale e della prima messa di San Pio rivolgiamo al nostro santo confratello la preghiera affinchè possiamo diventare strumento vivo di Dio sulla terra e preghiamo la Madonna perché ci ottenga il dono di molte e generose vocazioni sacerdotali e religiose.