L’Eucaristia: Cuore del mondo

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Marianna Morante – Adoriamo Gesù per conoscerlo e amarlo  – È questo il senso di ogni adorazione Eucaristica e anche di quella organizzata dal nuovo viceparroco di Pietrelcina, fr. Enzo Gaudio, che ha voluto così riunire nella chiesa conventuale della Sacra Famiglia le realtà cattoliche presenti nel paese di Padre Pio con la partecipazione di un nutrito gruppo da Cerignola. 

Nelle parole di introduzione, fra Enzo ha predisposto l’assemblea al fine di trasformare quel meditato e lungo silenzio personale nella reale capacità di ascoltare la voce di Gesù, presente nel Tabernacolo, fino a sentirne quasi i palpiti del cuore divino. Per Padre Pio quel ‘soave colloquio col paradiso’ era difficile da spiegare: «pur volendomi provare a voler dir tutto non lo potrei; vi furono cose che non possono tradursi in un linguag­gio umano, senza perdere il loro senso profondo e ce­leste. Il cuore di Gesù ed il mio, permettetemi l’espres­sione, si fusero. Non erano più due cuori che batteva­no, ma uno solo. Il mio cuore era scomparso, come una goccia d’acqua che si smarrisce in un mare. Gesù n’era il paradiso, il re. La gioia in me era sì intensa e sì pro­fonda, che più non mi potei contenere; le lacrime più deliziose mi inondarono il volto» (Cfr. Epist. I, 273).

Ed un rosso cuore di carta poggiato ai piedi dell’altare ha rappresentato simbolicamente il cuore di ciascuno dei presenti, quel cuore inteso non come organo del corpo, ma espressione e radice dei pensieri, delle parole e delle azioni. “Un uomo vale ciò che vale il suo cuore”. E il Papa ci insegna che «per il fatto stesso che Dio è amore e l’uomo è sua immagine, la sua vita è pienamente realizzata solo se è vissuta nell’amore». Bisogna solo riuscire a rimuovere quegli ‘ostacoli’ che ci impediscono di amare l’altro e farsi infiammare da “quel Fuoco che arde, ma non consuma” – come diceva Padre Pio – un fuoco consolatore, un fuoco che brucia d’amore per ogni creatura.

Simbolicamente fra Enzo ci ha fatto accendere un piccolo lume, che abbiamo messo tutti insieme nel cuore di carta, illuminandolo e vivacizzandolo affinchè anche quella nostra semplice e debole fiammella rafforzata e sostenuta dalla scintilla dello Spirito Santo possa sciogliere il metallo della porticina del nostro cuore e i nostri i buoni propositi essere accolti nel Cuore di Colui che ci ama in modo perfetto, eterno, infinito, purissimo. Adorare Gesù è la risposta di fede e di amore a Colui che essendo Dio, si è fatto uomo, amandoci fino a donare la sua vita e che ha scelto il Santissimo Sacramento per rimanere con noi fino alla fine del mondo.

Che sarebbe degli uomini senza aver Gesù in mezzo a loro – scrive padre Pio – ma specialmente che ne sa­rebbe di me?! Sento tutta la mia debolezza e la mia im­potenza”. E in una lettera al direttore spirituale padre Agostino, confida: “Il buon Gesù… non mancò… di consolarmi e fortificarmi nello spirito”.

Davanti al Mistero ineffabile non ci sono parole, solo stupore di chi sa che Dio è veramente presente in mezzo alla chiesa riunita. E sul termine ‘stupore’ si è incentrata la riflessione del parroco, fra Giuseppe D’Onofrio, che ha sottolineato come la fede fiorisce non da un discorso persuasivo, non da semplice ammirazione o sbalordimento, ma da quello stupore che scaturisce dalla conoscenza della grazia divina e si diffonde secondo la potenza delle opere compiute da Dio.

Quando Dio agisce, tutti si sorprendono e si stupiscono. Anzi, poiché Dio opera continuamente è meglio dire che quando siamo in condizione di comprendere le opere di Dio tutti ci sorprendiamo e ci stupiamo.

Se ogni giorno, fosse solo per un minuto, entrando in Chiesa pensassimo: “Sono sotto lo sguardo innamorato di Colui che da sempre mi ama… e che ora gioisce nel vedermi”, allora sì che potremmo portare con gioia un po’ di quell’Amore anche agli altri, facendo capire che Dio ci ama da sempre.

Offriamo la nostra preghiera a Gesù Sacramentato con le parole di Padre Pio: «O Gesù io ti amo / voglio essere tutto tuo / vieni in me tutte le mattine / dammi il tuo amore / e quando tu vieni nel mio cuore, e vedi qualcosa che non piace al tuo amore, di­struggila. Gesù mio, vieni, possiedi tu solo il mio cuo­re».

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In alto, alcuni momenti significativi dell’Adorazione Eucaristica

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