La Pasqua nel paese di Padre Pio

0

Come è vissuta la Pasqua dai frati Cappuccini nei luoghi di San Pio? L’atmosfera è sicuramente segnata da una profonda spiritualità, personale e non comunitaria, ma sicuramente non meno intensa e profonda. Ogni epoca ha le proprie sfide e la nostra è quella di mostrare che la chiesa è viva. E, dunque, via libera a una molteplicità di iniziative creative con i più svariati mezzi di comunicazione. Ma soprattutto non mancano le campane, da sempre punto di riferimento della comunità pietrelcinese, che hanno continuato a suonare in questi giorni per ricordarci che seppur lontani siamo uniti nella preghiera.

L’invito per tutti in questa Settimana Santa domestica di non far passare questi giorni come i precedenti, ma di trovare la propria modalità per seguire, tramite il media più congeniale, tutte le celebrazioni della Settimana di Pasqua che rappresentano in assoluto i momenti più importanti dell’anno liturgico.

La Passione di Gesù comprende non solo il dolore fisico, crudele e atroce delle percosse, della flagellazione, della coronazione di spine, della crocifissione, della sete, della morte; esse sono il corollario esterno di indicibili dolori morali che vedono Gesù incompreso, perseguitato, calunniato, tradito, maltrattato, innocentemente e ingiustamente condannato alla morte più infame, abbandonato sulla Croce persino dal Padre. È un intreccio di dolori fisici e morali sempre crescenti che finiranno solo alla sua morte, con la sua risurrezione e glorificazione.

La Resurrezione di Cristo, con la Settimana Santa e i riti della Passione sono anche momenti che evocano le sofferenze di San Pio. Il cammino di conformazione a Cristo e alla sua Passione abbraccia non solo il dolore fisico, sotto svariate forme, ma anche la piena conformità a Cristo nel dolore morale, vivendone con sorprendente somiglianza i vari aspetti della sua crocifissione. Ma come egli stesso ci esorta nel breve discorso di Pasqua: “Passeranno anche per noi questi quaranta giorni… Non saranno giorni poi, saranno mesi, saranno forse anni: io vi auguro, o fratelli, una vita lunga e prosperosa, piena di benedizioni celesti e terrene”.

Share.

Comments are closed.