Il Cardinale Renato Raffaele Martino, Protodiacono di Santa Romana Chiesa e Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, dopo il suo breve soggiorno nel Convento dei Frati Cappuccini di Pietrelcina ha voluto scrivere al Guardiano questa lettera di cui vi riportiamo uno stralcio.
Caro Padre Marciano, quando ero ragazzo, sentivo spesso parlare di Padre Pio da Pietrelcina, ma non ebbi mai la possibilità di andare a San Giovanni Rotondo per vederlo da vicino, come facevano tante persone che spesso dalla mia Città si recavano lì. Posso dire che l’ho conosciuto da lontano ed, essendo io Terziario Francescano cappuccino, lo sono da 65 anni, nutrivo verso di lui una grande ammirazione e una profonda venerazione.
Nella mia età matura, e molti anni dopo la morte di Padre Pio, sono stato tantissime volte a San Giovanni Rotondo, dove sono divenuto un assiduo frequentatore della Casa Sollievo della Sofferenza, e dove ho subito due delle numerose operazioni chirurgiche, che finora ho dovuto affrontare nella mia vita. Ho pure incoraggiato uno dei miei fratelli a prestare la sua assistenza legale alla Casa Sollievo.
Ho avuto la gioia di visitare Pietrelcina e tutti i luoghi cari a Padre Pio, accompagnato da Vostra Paternità, Guardiano dei Padri Cappuccini, che me li ha illustrati accuratamente.
Padre Pio in tutta la sua vita ha sofferto e, attraverso la sua sofferenza, ha inviato innumerevoli messaggi ai suoi figli spirituali invitandoli ad amare Dio e il nostro prossimo, ad esempio di San Francesco d’Assisi, che si conquistò la santità mettendosi al completo servizio di Dio e dei poveri…
Nella speranza di ritornare a Pietrelcina per visitare nuovamente i luoghi tanto cari a Padre Pio, la saluto molto cordialmente.
