Giorno singolarissimo e indimenticabile per Padre Pio

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Marianna Morante – 35 i cresimandi che hanno chiesto all’Arcivescovo di Benevento, Sua Eccellenza mons. A. Mugione, di ricevere il Sacramento della ConfermazioneLa solenne Eucaristia è stata celebrata nella parrocchia di Pietrelcina, Santuario Diocesano di San Pio.

 

 

 

Come ormai da qualche anno, nell’ultimo sabato di giugno, al termine del corso di preparazione tenuto dal parroco Fr. Giuseppe e da suor Carla dell’Immacolatine francescane si svolge il rito della Crismazione. Per spiegare più chiaramente gli effetti di questo sacramento è sufficiente ricordare ciò che avvenne agli Apostoli. Questi, spaventati, nell’ora della Passione abbandonarono il Maestro, dandosi alla fuga (Mt 26,56).
Lo stesso Pietro, che pure era stato designato come roccia e fondamento della Chiesa e aveva mostrato una costanza e una forza d’animo superiore, rinnegò più volte il Signore, spergiurando di non essere affatto suo discepolo (Mt 26,33-69). Persino dopo la Risurrezione, gli Apostoli rimasero chiusi nelle loro case per paura dei giudei (Gv 20,19). Ma il giorno della Pentecoste furono così pieni di Spirito Santo (At 2,4) da uscire coraggiosamente a predicare il Vangelo loro affidato. E lo predicarono non solo fra gli ebrei, ma in tutto il mondo, felici di affrontare il disprezzo, il carcere, la persecuzione e il martirio per il nome di Gesù Cristo (At 5,41).

La Confermazione è il Sacramento della maturità cristiana. Con la Cresima riceviamo i sette doni dello Spirito Santo: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio. In questo senso si dice anche che la Cresima renda “soldati di Cristo”, espressione collegata con il rituale del buffetto che è un retaggio di investitura militaresca: come nell’esercito romano si dava la alapa militaris (uno schiaffo che simboleggiava una prima ferita) così il vescovo dà un piccolo buffetto sulla guancia destra. Il battezzato sul quale il vescovo stende la mano, per tracciargli sulla fronte il segno della croce con olio profumato, riceve un carattere indelebile, sigillo del Signore, e, insieme, il dono dello Spirito che lo configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di espandere tra gli uomini il “buon profumo”.

Ce lo fa capire lo stesso Padre Pio quando, ricordando il giorno della sua cresima, cosí scrive: «Non mi son trovato mai ad assiste­re ad una sí santa cerimonia da quel giorno in cui venni cresimato. Piange­vo di consolazione nel mio cuore a que­sta sacra cerimonia, perché mi rammen­tava quel che mi fece sentire il santissi­mo Spirito Paraclito in quel giorno in cui ricevei il sacramento della cresima, giorno singolarissimo ed indimentica­bile per tutta la vita. Quante dolci emo­zioni mi fece sentire in quel giorno que­sto Spirito consolatore! Al pensiero di quel giorno mi sento bruciare tutto da una fiamma vivissima che brucia, strug­ge e non dà pena» (Ep. I, 471).

«La grazia del divino Spirito sia sempre nel vostro cuore», augurava a Raffaelina Cerase il 15 giugno 1914 (Epist. II, 111). Questo l’augurio che rivolgiamo anche noi a tutti i nuovi cresimati.

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In alto, alcuni momenti del rito per il Sacramento della Confermazione

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