Francesco di Assisi, modello di coerenza

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Marianna MoranteNon c’è dubbio che Francesco di Assisi sia il personaggio più celebre di tutta l’agiografia cristiana. – Noto, ammirato e amato in tutto il mondo, anche in ambienti assai lontani dalla Chiesa cattolica. A lui si sono ispirati letterati di tutte le tendenze, artisti di tutte le scuole, storici e politici di qualsiasi orientamento.

 


 

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Con la novena, iniziata sabato 25 settembre si è dato il via ai festeggiamenti in onore di San Francesco D’Assisi, padre ispiratore di tante famiglie religiose e dei tre Ordini francescani di cui fanno parte anche i Frati Minori Cappuccini di Pietrelcina.

Dopo la rievocazione del “Beato Transito di San Francesco” letto la sera del 3 ottobre, sempre nella chiesa conventuale della “Sacra Famiglia” la Fraternità pietrelcinese ha solennemente celebrato il giorno successivo, 4 ottobre, la festa del Patrono d’Italia con la S

anta Messa presieduta da fr. Francesco Scaramuzzi. Presenti tutte le realtà locali francescane, dalle suore Immacolatine alle Francescane dell’Immacolata, nonché l’Ofs e i giovani della Gifra e le autorità civili e militari rappresentate dal Sindaco Domenico Masone e dal Comandante della Stazione dei Carabinieri Francesco Saija. Il coro di S. Giorgio del Sannio ‘Musicae Cantores’ diretto dal Maestro Giuseppe Colarusso ha animato l’Eucaristia.

I brani della scrittura che vengono scelti nelle solennità dei santi hanno il preciso scopo di tratteggiare quello che poi del Vangelo i santi stessi hanno realizzato nella loro vita. Fra Francesco Scaramuzzi nell’omelia ha voluto evidenziare ciò che  S. Paolo scrivendo ai Galati ha detto: “Non è la circoncisione che conta né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura”. «Presso gli Ebrei questa incisione nella carne viva – ‘là dove ha origine la vita’ – era segno dell’appartenenza a Dio, dell’Alleanza stretta da Lui con il suo popolo. Ed è quello che anche oggi troviamo in alcune popolazioni o addirittura nelle pratiche di molti giovani come può essere un tatuaggio.

Il segno però deve rimandare a qualcos’altro altrimenti, privo di significato, diventa un distintivo inutile. S. Paolo afferma con forza che per il cristiano ciò che conta è una realtà molto più coinvolgente. Anche se la circoncisione non ci appartiene più nella pratica idealmente riguarda anche noi come cristiani.

Anche noi siamo circoncisi, abbiamo cioè un segno indelebile che si imprime e che indica la nostra appartenenza a Dio: il sigillo del battesimo che ci fa radicalmente Nuove Creature, imparentate con la Trinità Santissima. Tuttavia dobbiamo evitare che questo sigillo resti solo un segno esteriore ma è necessario far sì che sia riempito di significato dalla coerenza della nostra vita. È quello che ha fatto San Francesco, un uomo che a un certo punto della sua vita ha capito che per essere profondamente umano e libero era necessario far coincidere il segno del battesimo con la verità che ci portiamo nel cuore, che è stata seminata da Cristo e cioè l’Amore.

San Francesco ha scoperto che il Vangelo vissuto senza sconti e con coerenza rende creature nuove, persone risorte e fortemente gioiose, partecipi della vera umanità del Figlio di Dio. È dal Vangelo che ha attinto il valore della pace e della fratellanza universale, l’impegno a unire piuttosto che a dividere, a sentirsi servitore, povero e umile. Questa è l’umanità che Francesco propone.
Non lasciamoci sfuggire in questa solennità – ha concluso fra Francesco Scaramuzzi – l’opportunità di sentirci chiamati maggiormente a una vita di coerenza. La novità di vita che abbiamo ricevuto grazie al battesimo non sia solo un rito che ci permette di definirci cristiani ma deve essere visibile nelle scelte e nei gesti della nostra esistenza quotidiana».

Al termine della celebrazione il Sindaco a nome della cittadinanza tutta ha deposto la corona di alloro ai piedi del monumento dedicato a San Francesco sul piazzale antistante il Convento dei Cappuccini. Subito dopo si è svolta la processione per le vie del paese con la statua del santo di Assisi, accompagnata dalle note della Banda Musicale “ Città di Pietrelcina” diretta dal M° V. Fierro.

89I fuochi pirotecnici hanno fatto da corollario festoso alla giornata. A conclusione, la benedizione con le reliquie dei santi e beati cappuccini e la distribuzione dei taralli votivi.

 

 

 

 

 

 

Nelle foto alcuni flash fotografici della solennità di San Francesco

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