Il Museo di Padre Pio da Pietrelcina

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Annesso al Convento dei Frati Cappuccini vi è il Museo di Padre Pio, con ingresso gratuito. Una tappa da non tralasciare per l’importanza degli oggetti esposti.

Visitare il Museo di Padre Pio è quasi un’esperienza affettiva.

Lo si può immaginare avvolto in fasce nella culla che ha accolto il suo primo vagito, il 25 maggio del 1887, o seduto allo scrittoio del maestro, mentre sul quaderno svolge i componimenti scolastici. E poi, gli indumenti, i calzari, i mezzi gu anti e il saio, vestito il 22 gennaio del 1903, abbandonando il nome di battesimo, Francesco Forgione, e assumendo per sempre quello di Fra Pio da Pietrelcina. Da allora i suoi oggetti, pochi e rari, saranno quelli d’uso quotidiano: calici, manutergi, purificatoi, paramenti sacri, stole e camici.

Il più importante di essi è il camice della flagellazione. Padre Pio, sotto obbedienza, scriverà a padre Agostino una lettera nella quale fa alcune confidenze, che sono delle autentiche rivelazioni, su quattro fenomeni mistici avvenuti a Pietrelcina: le celesti visioni, la stimmatizzazione, la coronazione di spine e la flagellazione. «Sì, quest’anima sono vari anni che ciò patisce e quasi una volta per settimana» (Ep. I,10 ottobre 1915).

Il Museo serve a raccontare la vita, insieme propizia e difficile, di Padre Pio, elementi costitutivi ed integrativi della sua incondizionata adesione a Dio Padre.

Inoltre è possibile ammirare, nella catalogazione museale, i dipinti del M° Francesco Gentile, espressione pittorica dell’ambiente e del paesaggio che hanno fatto da cornice rilevante alla storia di Padre Pio.

Ingresso gratuito Orario di apertura: dalle 9 alle 13 – dalle 15.30 alle 18.00 estivo – 15.00-17.30 invernale

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