Il fratello portinaio di Padre Pio

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Marianna Morante – E’ morto fra Modestino compaesano di Padre Pio Lo scorso 14 agosto, mentre tutta Pietrelcina era in festa per il 101esimo anniversario della prima Messa di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo si spegneva all’età di 94 anni fra Modestino Fucci, confratello di Padre Pio ma soprattutto suo diletto compaesano.

 

Fra Modestino, al secolo Damiano, era nato nel suo stesso paese, Pietrelcina, nell’aprile del 1917. Fin da bambino aveva ascoltato prodigiosi fatti attribuiti al «monaco santo» dalla viva voce della madre Anna, coetanea del Padre e sua vicina di casa. Anche nella contrada di Piana Romana le masserie delle due famiglie erano confinanti. Quando nel 1945 Padre Pio gli consigliò di trasferirsi a San Giovanni Rotondo, Damiano non ci pensò più di tanto. Fece la sua valigia e partì. Intanto la sua vocazione si faceva sempre più chiara fino a quando decise di confidarsi con Padre Pio esprimendo il suo desiderio di entrare nell’Ordine dei frati cappuccini come fratello non chierico. Padre Pio gli sorrise, gli diede la sua benedizione e commosso lo abbracciò. Spesso lo esortava dicendogli: «Paisà, non mi far fare brutta figura… ma vai tranquillo, io ti starò sempre vicino e lo sguardo di san Francesco, dal cielo, sarà sempre sopra di te». Quella vicinanza divenne immediatamente percepibile dal giorno in cui fra Modestino fu trasferito a San Giovanni Rotondo, il 17 gennaio del 1969, come portinaio e telefonista. Padre Pio era morto da quattro mesi, ma prima di morire si tolse dal polso la sua inseparabile corona e la donò a fra Modestino. Fu la conferma definitiva di un mandato. Da allora questo intimo rapporto filiale si è intensificato al punto che fra Modestino è diventato sempre di più ricercato dai numerosi pellegrini che si recavano a San Giovanni Rotondo. Ogni giorno una fila interminabile di persone sostava davanti la portineria del convento dei frati. Per oltre quarant’anni ha accolto tutti con un sorriso accattivante, una cordiale disponibilità e con la sua parola semplice ma efficace. E a tutti faceva dono di una corona del rosario con l’impegno però di «recitare la corona benedetta, ripudiando il peccato e seguendo, per quanto possibile, l’esempio di Padre Pio. Da questo – aggiungeva – si riconosceranno i figli spirituali del Padre: saranno uniti dal vincolo della dolce catena che ci lega a Dio, per il bene della propria anima e per la salvezza dei peccatori».

La Messa esequiale di fra Modestino si svolgerà oggi alle ore 16,30 nel santuario di “Santa Maria delle Grazie” in San Giovanni Rotondo. Subito dopo la salma sarà trasportata per la sepoltura nel suo paese natale, Pietrelcina, su espressa volontà dello stesso frate e nella chiesa conventuale della Sacra Famiglia, il 17 agosto, sempre alle ore 16,30, la fraternità dei Cappuccini celebrerà una messa di suffragio alla presenza dei parenti, dell’Amministrazione comunale, dei suoi compaesani e di quanti lo hanno conosciuto e voluto bene.

Le spoglie di fra Modestino saranno tumulate nella tomba esposta nella “Sala della Riconciliazione” adiacente la chiesa della Sacra Famiglia.

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In alto, alcuni scatti fotografici della vita di fra Modestino

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