Nella festa liturgica di San Pio un nuovo illustre cittadino onorario di Pietrelcina

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di Marianna Morante – In unione di preghiera con tutti i devoti di Padre Pio il 23 settembre abbiamo ricordato la sua memoria liturgica. Sono passati 14 anni dalla canonizzazione avvenuta il 16 giugno 2002 e la devozione al Santo di Pietrelcina non è venuta meno, anzi si incrementa sempre più anche tra le giovani generazioni alla ricerca di pastori che come Padre Pio hanno trascorso la loro vita nel confessionale, donando conforto a tante anime. La sua vita si può racchiude proprio nella semplicità di comunicare il messaggio cristiano e nel costante impegno per gli altri, nonostante le tante incomprensione di cui è stato oggetto, senza mai scoraggiarsi e senza mai smettere di volere bene al Papa e alla Chiesa.

Tanti i gruppi di Preghiera e i pellegrini che si sono riversati nella piccola cittadina sannita per ricordare il giorno della morte di Padre Pio con la processione della sacra icona partita dalla chiesa conventuale verso la parrocchia di “Santa Maria degli Angeli” e la solenne Eucaristia presieduta da S. Eminenza Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, Presidente della Fabbrica di San Pietro e Vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano.

La Santa Messa animata dal coro dell’Azione Cattolica è stata concelebrata da S. Eccellenza mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, dal parroco, fr. Giuseppe D’Onofrio, dal guardiano, fr. Marciano Guarino e dagli altri confratelli della fraternità di Pietrelcina. Presenti il Prefetto di Benevento, dott.ssa Paola Galeone, il Questore, dott. Antonio Borriello e numerose autorità civili e militari. Ad accompagnare il Cardinale la sorella Celina.

Nell’omelia Comastri ha sottolineato gli aspetti più significativi della santità di Padre Pio ripercorrendo la semplicità dell’ambiente dove è nato e cresciuto, gli affetti più cari e i legami familiari improntati sul sentimento religioso che lo hanno aiutato a diventare il frate e il santo che tutti noi conosciamo. Rivolgendo, altresì, un invito accorato ai genitori presenti:Riportate Dio nelle vostre famiglie!” E ha continuato dicendo: “Abbiamo una generazione di giovani che si sta distruggendo. I casi di violenza e delinquenza sono tutti i giorni sulla cronaca dei nostri giornali. Stiamo sprofondando nel fango senza accorgersene. Attenti potreste avere una amara sorpresa anche nelle vostre famiglie. Aprite gli occhi. Dovremmo ritornare alle famiglie di Padre Pio e di Madre Teresa. Lasciamoci con un proposito. Tornando a casa ripetiamo a noi stessi: voglio essere una finestra aperta dalla quale Dio si possa affacciare e sorridere nei suoi figli”.

Il riferimento a Santa Teresa di Calcutta, canonizzata lo scorso 5 settembre, non è stato casuale. Il Cardinale ha benedetto l’insegna che verrà collocata nella piazza a lei dedicata nel Comune di Pietrelcina. “In Padre Pio e Madre Teresa – ha detto Sua Eminenza – si sono compiute le parole di Maria che ha detto: Dio disperde i superbi nei pensieri dei loro cuori, rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili. La mirabile unità che collega i santi, quali San Pio e Santa Teresa, è il loro presentarsi entrambi come il riflesso di Cristo, scaturendo il loro essere tutti dalla stessa sorgente e dissetandosi nel loro operare tutti alla stessa acqua viva del Vangelo di Gesù”.

Il Sindaco con tutta l’Amministrazione Comunale ha voluto fortemente all’unanimità conferire la cittadinanza onoraria al Cardinale Angelo Comastri. Nella delibera del 28 luglio 2016 si legge: “La dedizione e l’affetto smisurato verso Padre Pio e la predilezione verso la Nostra Pietrelcina ne fanno degno figlio della Nostra comunità, che si onora e impreziosisce di una insigne personalità nota per la sua GRANDE UMANITÀ, CULTURA E MISERICORDIA, alto testimone della città terrena di Nostro Signore!”. E quale occasione migliore che compiere la cerimonia proprio il 23 settembre prima della Santa Messa in memoria di Padre Pio. Ed è stato il pietrelcinese Cosimo Crafa, da anni legato a Sua Eminenza a illustrarne la motivazione dove si legge che “S.E. Reverendissima, il Cardinale Angelo COMASTRI, ha da sempre avuto la massima venerazione per Padre Pio, dal 1996 in poi quando ricopriva l’incarico di Arcivescovo di Loreto, ha iniziato a frequentare assiduamente Pietrelcina, ha inaugurato nel 1997 la prima serata del “Presepe Vivente” al termine della quale ha testualmente affermato “Pietrelcina è una piccola Bethlehem”, dando così l’idea del gemellaggio con la Città Santa. Negli anni successivi ha presieduto varie volte la celebrazione del 25 maggio (in cui si ricorda la nascita del santo), ha scritto la preghiera a Padre Pio in occasione della canonizzazione. Ha inaugurato da Cardinale Presidente della fabbrica di San Pietro la 25esima Edizione del “Presepe Vivente” ed altri interventi con i Frati Cappuccini. Ha presieduto le celebrazioni per l’ostensione del Corpo di San Pio sia a Roma che a Pietrelcina, scrivendo questa bellissima preghiera dove cita volutamente Pietrelcina e l’omelia che rimarrà nella storia e che hanno fatto il giro del mondo ed infine l’intervista ultima rilasciata alla RAI e trasmessa in occasione dell’evento del 16 luglio u.s”. Il Sindaco Masone ha sottolineato, altresì, “che il Cardinale Comastri ha scritto amorevoli, illuminate preghiere in onore di San Pio e, in occasione della venuta delle Sue spoglie (12 febbraio u.s.), ha esternato lo straordinario amore verso la Sua terra natale nell’omelia tenuta durante la Santa Messa a Lui dedicata”.

L’applauso scrosciante dell’assemblea riunita ha confermato l’affetto dei pietrelcinesi per l’illustre Porporato.

Sua Eccellenza Comastri ha fatto dono alla fraternità cappuccina di Pietrelcina di uno dei mattoni utilizzato per sigillare la Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano al termine del Grande Giubileo dell’anno 2000 indetto da San Giovanni Paolo II ed estratto in occasione dell’apertura della medesima porta compiuta da Papa Francesco all’inizio dell’Anno Santo Straordinario della Misericordia.

Al termine della Santa Messa, con le note della Banda musicale “Città di Pietrelcina”, in processione la statua di San Pio è rientrata nella chiesa del Convento dove è collocata perennemente per la venerazione dei devoti insieme a una preziosa reliquia del suo corpo.

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