L’intenso amore di Padre Pio per Pietrelcina

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di Angelo Comastri, Cardinale  Padre Pio amava Pietrelcina: questo è un fatto sicuro e documentato.

A Lucia Iadanza, una sua figlia spirituale di Pietrelcina, nel 1960 chiese se era ancora in piedi la scala esterna di casa sua. Alla meraviglia di Lucia per il fatto che Padre Pio ricordasse ancora la vecchia scala, Padre Pio rispose: “Io di Pietrelcina ricordo pietra per pietra”. E, come se prendesse un impegno, aggiunse: “Molto ci deve stare a cuore il nostro paese. Fate di tutto per essere di esempio a tutti.” Possiamo dire che questo è il suo testamento per Pietrelcina.

All’insegnante Grazia Pannullo scrisse: “Il nostro paese, che tanto ci deve stare a cuore, riceverà dal cielo le più elette benedizioni.” I nostri occhi vedono il compimento di queste parole e i nostri cuori si commuovono profondamente.

Ma chiediamoci: perché Padre Pio amava Pietrelcina? Ci risponde Padre Pio in persona che un giorno confidò: “A Pietrelcina  c’è stato Gesù ed è iniziato tutto lì”.

Queste parole dicono chiaramente che a Pietrelcina è iniziato il cammino della santità di Padre Pio e il suo dialogo ardente con Gesù: questo dialogo resta in parte nel segreto dell’anima di padre Pio, ma in parte ci è stato svelato. Questo è sufficiente per fare nostre le parole che disse Giacobbe dopo la celebre visione della scala che poggiava sulla terra e saliva verso il Cielo. Il patriarca esclamò: “Il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo. Questa è la casa di Dio, questa è la porta del Cielo.” (Gen 28,16-17).

Cara Pietrelcina, queste splendide parole ti appartengono! Potete veramente e giustamente dire: “Questa è la casa di Dio, questa è la porta del Cielo!”.

Che cosa è accaduto a Pietrelcina? Qui dall’età di 5 anni, Padre Pio comincia ad avere costanti visioni di Gesù, della Madonna e degli Angeli: e, per disegno della Misericordia di Dio a vantaggio di noi tutti, il Cielo resterà sempre aperto su Padre Pio. Un fatto davvero straordinario.

A Pietrelcina Padre Pio ha anche avuto la terribile visione raccontata in una lettera inviata al suo Direttore Spirituale il 7 aprile 1913. Secondo il racconto sofferto di Padre Pio, Gesù gli mostrò alcuni sacerdoti e prelati che celebravano la Messa indegnamente. E dagli occhi di Gesù vide uscire due lacrime e dalla bocca di Gesù sentì uscire questa impressionante esclamazione: “Macellai!”. Pensate che fatto orribile!

Forse, proprio per questo, Padre Pio si è sempre di più immedesimato con il mistero della Santa Messa e, con il modo intenso di celebrare, lasciava trasparire il Calvario che si rende presente sull’Altare. E coinvolgeva tutti nel desiderio di rispondere con più amore all’Amore sconfinato di Gesù. E la lezione di Padre Pio continua: oggi è più attuale di ieri, perché tanta gente non  capisce più il valore della Santa Messa e l’importanza della Santa Comunione.

È stato Padre Pio a confidare: “Se la gente capisse il valore di una Messa, ci sarebbe la ressa alla porta delle Chiese per poter entrare!”. Purtroppo non è così e ne paghiamo il prezzo della confusione e del disorientamento e dello sbandamento morale dell’attuale società.

Qui a Pietrelcina, come scrisse nell’immaginetta-ricordo dell’Ordinazione sacerdotale, Padre Pio si offrì a Gesù come Cireneo per portare con Lui la Croce, che ci salva e ci difende dagli assalti di satana. E sempre qui maturò la decisione di lottare per tirare fuori tante anime dal peccato mortale, perché “Il peccato mortale è come una cambiale in bianco firmata e consegnata a Satana”.

Nella recente sistemazione del venerato corpo di Padre Pio, sulla spalla destra è stato notato un avvallamento e una concentrazione di sangue come se avesse portato lungamente un peso enorme fino a provocare una lacerazione anche nella carne. Padre Pio un giorno disse a Fra’ Modestino: “Questa è la ferita che mi fa più soffrire”.

È un altro particolare che svela l’intensa partecipazione di Padre Pio alla Passione di Gesù: la Passione che salva il mondo e gli impedisce di cadere in un precipizio.

Ma c’è un’altra ragione che spiega l’intenso amore di Padre Pio per Pietrelcina. Qui egli ha avuto il primo incontro con Gesù nella fede semplice ma profonda dei suoi genitori e della gente del suo paese.

Quando partì per entrare in convento, la mamma gli disse: “Mi si squarcia il còre, ma  va’: San Francesco ti chiama …”. Padre Pio non dimenticherà più queste parole. E, quando rivide la mamma a San Giovanni Rotondo dopo diversi anni, non permise che la mamma gli baciasse per prima le mani: prima volle essere lui a baciare le mani della mamma.

Che bell’esempio! E quanto deve far riflettere le mamme di oggi!

E anche nei confronti del padre conservò venerazione e ammirazione. Dirà più volte: “Mio padre due volte varcò l’oceano per farmi studiare!”.

E noi possiamo aggiungere: e il padre rimase sempre fedele alla sua sposa e alla sua famiglia. Anche questa … che bella lezione per le famiglie di oggi!

E anche la gente di Pietrelcina riempiva i ricordi di Padre Pio. A quanti andavano a trovarlo, dava spesso questa raccomandazione: “Salutatemi la Morgia. Forse la gente buona e semplice di quel tempo non ritornerà mai più.”

A Fra’ Modestino, suo compaesano, che gli chiedeva se avesse qualcosa da dire a Pietrelcina, rispose con parole lente ma convinte: “Non ti chiedo niente. Una sola cosa: non facciano ‘scomparire’ il nostro paese!”.

Per Grazia di Dio e sicuramente anche per la preghiera di Padre Pio, qui a Pietrelcina ancora si respira una fede viva. Custoditela gelosamente nel ricordo grato di Padre Pio.

Ma, altrove, non è così e i frutti amari sono sotto gli occhi di tutti.

In tante famiglie non si prega più, non si sente la presenza di Dio, non si vive il Vangelo, non si respira più l’Amore vero: quello che viene da Dio  e porta a Dio. Tante famiglie sono diventate praticamente atee e, pertanto, non trasmettono ai figli quei valori, che danno senso e luce alla vita. E, di conseguenza, abbiamo tanti giovani che si autodistruggono. Non ve ne accorgete?

A Padre Livio Barbati, in viaggio verso Pietrelcina, Padre Pio raccomandò: “Porta tanti saluti al mio paese, e di’ che facciano i buoni cristiani!”.

È l’invito che esce dalla bocca e dal cuore di Padre Pio anche questa sera: “Di’ che facciano i buoni cristiani”.

Ascoltate Padre Pio! Siate degni del suo affetto, siate pronti a riportare nelle vostre famiglie la fede viva e ardente, che un tempo era gloria dell’Italia e gioia dei grandi e dei piccoli.

Pietrelcina! Padre Pio te lo chiede! Sono certo che nei vostri cuori state dicendo: sarà così!

Grazie, a nome di Padre Pio vostro concittadino. (Pietrelcina 12 febbraio – omelia)

 

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