La festa più bella dell’anno

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– di fra Gerardo Saldutto 

Cari amici, si avvicina il Santo Natale, la festa più bella dell’anno, la ricorrenza più attesa di Padre Pio. Possa Gesù Bambino farci il dono della vera pace. Ci fa entrare in questo clima natalizio il confratello, padre Michelangelo Pelàez, il quale ci induce a riflettere e a condividere la gioia del cuore che egli sente e che riesce a comunicarci. È un’emozione grande e che scuote tutti. È altrettanto coinvolgente il bello articolo di Pino Rimolo. La sua toccante esperienza vissuta a Medjugorie ha scosso dal profondo le nostre anime inducendoci a rivivere quegli stessi sentimenti da lui vissuti nell’ascolto dei due veggenti e nei momenti di preghiera vissuti.

Né sono da sottovalutare le riflessioni su Padre Pio scaturite dalla penna di Roberto Grilli; e neanche può passare inosservato l’articolo della professoressa Rina Di Giorgio Cavaliere, la quale consegna alla parola di un bimbo il brivido delle sue considerazioni. Se poi vogliamo tuffarci nella lettura della chiesa di Sant’Anna, ci renderemo conto che l’insegnante Mascellari riesce a coinvolgerci nella spiritualità di Padre Pio che fra queste mura ha mosso i primi passi nella fede e più ancora messa le basi della sua grande spiritualità. Con padre Sergio ci addentreremo sempre più nelle numerose sofferenze di Padre Pio, un Santo e un uomo ancora tutto da scoprire, come ci ricorda Roberto Grilli; mentre padre Pierantonio ci induce al sorriso con le sue facete trovate a passeggio tra i santi del mese.

Tutti hanno potuto apprezzare il bel commento sulle lettere di Padre Pio che suor Daniela ha iniziato a trattare. Siamo davvero fortunati di ospitare su questa Rivista la presenza di una penna così pacata ma tanto forbita e acuta. Il Vescovo Santucci continua a impartirci lezioni sagge nella ricorrenza dell’Anno della fede e la redattrice Marianna Morante ci invita a pregare quella corona del Rosario vivamente raccomandata da Padre Pio, ma con meditazioni sui misteri della fede per arricchire ancor di più il nostro rapporto filiale e fraterno con Cristo.

Sono tentato di preannunciarvi l’arrivo di un’antica bomba editoriale. Ho contattato il padre che più è stato a fianco di Padre Pio, giorno e notte. Ha vissuto accanto a lui per 5 anni di fila ed ha sentito tutti palpiti del cuore di Padre Pio, i suoi progetti, le sue attese, le sue invocazioni, tutto: padre Eusebio Notte. Veramente egli ha scritto molto su Padre Pio; ma averlo nella nostra piccola Rivista è un valore aggiunto che ci eleva qualitativamente.

Carissimi, ora voglio rivolgervi questo augurio: che possiate sentire in voi la gioia che sentiva Padre Pio nei giorni di Natale, una gioia che consola, rinfranca e ci fa assaporare un angolo di cielo.

Una preghiera a tutti i nostri affezionati lettori: se rinnovi l’abbonamento vuol dire che la Rivista ti piace e vuoi continuare a farla stampare. Grazie.

«O Gesù! Vieni a rinascere nell’anima mia;

sforzane la porta, …  e regnaci per sempre».

– di fra Pierantonio Giovinetti

I sentimenti autentici dell’Amato Santo di Pietrelcina sono espressi tutti in questo slancio amoroso verso il suo Diletto Bambinello. Tutti hanno detto o scritto che la solennità che più lo inteneriva era proprio il Santo Natale. Al Natale si preparava con molto anticipo; era per lui una ricorrenza che avvertiva straordinaria. Padre Ignazio da Ielsi, che fu superiore del convento di San Giovanni Rotondo dal 1922 al 1925, quando cioè Padre Pio era giovane e aveva da poco ricevuto le stigmate, scrisse nel suo “Diario”: «È inutile dire con quanta passione Padre Pio celebra il Natale. Sempre vi pensa. E conta i giorni che lo separano da un Natale all’altro. Gesù bambino per lui è un’attrazione specialissima. Basta sentire il suono di una pastorale, della ninna-nanna, per sollevare lo spirito sù sù, tanto che a guardarlo sembra in estasi».

La sua Fede viva gli faceva toccare con mano il Bambinello, spesso visto anche da anime certamente privilegiate: sì! hanno visto non solo la luce negli occhi e in tutta la persona di Padre Pio, ma hanno avuto modo di vedere lo stesso Bambinello tra le sue braccia. « Tutte le feste della Chiesa sono belle – scriveva San Pio – ma il Natale ha una tenerezza, una dolcezza infantile che mi prende tutto il cuore. Gesù Bambino, allora, sia la stella che ti guida lungo il deserto della vita presente».

 

 

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